Montalbano (Toscana)

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Il 18 marzo 2015 si svolge a Carmignano uno degli incontri decisivi per la costituzione del bio-distretto. Vi partecipano tra gli altri Salvatore Basile, Giuseppe Orefice, Kim Assael, Raffaele Basile di INNER.

 


A poco meno di un anno dall’incontro di Carmignano a febbraio del 2016 avviene la costituzione.

Il principale obiettivo del Bio-Distretto del Montalbano è quello rilanciare l’area attraverso lo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica, promuovere le produzioni e le risorse della terra, fare rete per stimolare il turismo ed il recupero del territorio nell’ottica del rispetto ambientale e del paesaggio. Un piano per un territorio di circa 16.000 ettari di estensione che attraversa le province di Pistoia, Prato e Firenze. A Villa La Magia di Quarrata nel penultimo fine settimana di gennaio 2017 (sabato 21 e domenica 22), una due giorni di discussione, confronto e presentazione sul cammino verso il Bio-Distretto. L’associazione Bio-Distretto del Montalbano  si è costituita  formalmente nel febbraio 2016 a Carmignano, ed ha avuto come primo presidente Vittorio Contini Bonacossi, deceduto purtroppo prematuramente). L’associazione conta oggi oltre 120 soci, tra aziende e privati, nei territori di 10 comuni: Carmignano, Quarrata, Poggio a Caiano, Monsummano, Serravalle Pistoiese, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Larciano, Lamporecchio e Vinci.

«Quello di gennaio a Quarrata – spiega la vicepresidente dell’associazione, Rosalba Luzzi – sarà un primo appuntamento di confronto verso il Bio-Distretto. Sarà un momento molto importante per tutti ed auspichiamo che ci siano tanti cittadini per condividere e portare avanti un percorso partecipato». A caratterizzare il fine settimana del prossimo gennaio saranno i seminari aperti ed i tavoli di lavoro, che riguarderanno i temi ambientali, le produzioni legate alla terra e le specificità del Montalbano. Quello coinvolto nel percorso verso il Bio-Distretto, ricorda Rosalba Luzzi, è un movimento dal basso, promosso da cittadini, produttori, agricoltori, gruppi di acquisto solidale (gas), professionisti e ricercatori, che ha mosso i primi passi qualche anno fa. Un movimento che ha iniziato ad organizzare incontri tematici, conferenze, momenti formativi e di approfondimento su agricoltura, ambiente e pratiche sostenibili. A febbraio 2016, le amministrazioni dei 10 comuni interessati dal progetto ed il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze hanno firmato a Vinci un protocollo d’intesa, condividendo gli obiettivi e le finalità dell’associazione Bio-Distretto del Montalbano, attivando così un percorso caratterizzato da strategie omogenee di salvaguardia e sviluppo del territorio.«Si tratta di una realtà – osserva l’assessore a Sviluppo ecosostenibile, Turismo e Promozione del territorio del Comune di Quarrata, Stefano Lomi – che poggia su tre pilastri fondamentali: l’associazione stessa, nella quale convergono cittadini, produttori, operatori del settore agricolo e gastronomico, i Comuni che ospitano il territorio del Montalbano e l’Università di Firenze. L’idea – prosegue Lomi – è che il Distretto possa diventare un brand per i prodotti e il turismo, richiamare persone sul Montalbano, farne apprezzare i prodotti, la cultura, le ville medicee e l’ambiente. Un’opportunità importante per le prospettive del territorio, che servirà, inoltre, a valorizzare l’autoconsumo e a trovare soluzioni, ad esempio, per i tanti oliveti abbandonati da anni presenti su tutto il Montalbano».