Borghi Sicani (Sicilia)

Il 3 marzo 2017 si è costituito a Palazzo Panitteri di Sambuca di Sicilia (Agrigento) il Biodistretto “Borghi Sicani”. Diventa così operativo il protocollo d’intesa siglato nell’agosto scorso: oltre a Sambuca di Sicilia, che è il comune capofila e che quest’anno ha vinto il titolo di Borgo più bello d’Italia, faranno parte del bio distretto Giuliana, Contessa Entellina e Caltabellotta. Altri comuni della zona hanno già chiesto di aderire.

Dopo la firma dell’accordo,  si è svolto un dibattito sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 “Linee tecniche d’intervento e opportunità europee” al quale hanno partecipato i sindaci dei comuni aderenti, esperti del settore, il presidente nazionale della Città del Bio Antonio Ferrentino, il parlamentare nazionale del Pd Tonino Moscatt e quello regionale Giovanni Panepinto. Le conclusioni del dibattito sono state affidate alla parlamentare europea del Pd Michela Giuffrida, che a Bruxelles fa parte della Commissione Agricoltura, e all’assessore regionale Antonello Cracolici, che hanno illustrato ai produttori presenti le opportunità del Psr.

L’organizzazione del Biodistretto, vuole quindi costituire la base per una strategia economica dell’intero territorio del Parco dei Monti Sicani, finalizzata a produrre e a organizzare le qualità agroalimentari e non solo, con lo scopo di rilanciare l’economia e le prospettive di occupazione della popolazione del territorio. A fare da padroni di casa durante la cerimonia di costituzione del Biodistretto sono stati il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e l’assessore all’Agricoltura e alle attività produttive Giuseppe Oddo. “Abbiamo deciso di avviare il Biodistretto – spiegano – perche’ riteniamo che promuovere la cultura del biologico, nelle sue diverse forme, sia uno dei percorsi attuabili per andare nella direzione di un modello di sviluppo attento alla conservazione delle risorse, alla valorizzazione delle differenze locali ed alle esigenze di sviluppo economico e turistico di una zona come la nostra da sempre vocata ad un’agricoltura di qualità”.